"Con molta, e scelta musica"

Con molta, e scelta musica è il progetto musicologico della Cappella Musicale di Gorgonzola volto alla riscoperta e valorizzazione del repertorio sacro milanese del Settecento e prima metà dell’Ottocento. Il nome del progetto è tratto da una citazione presente nel libro mastro della Fabbriceria della Chiesa Prepositurale di Gorgonzola dove si racconta che durante la funzione del 1 Giugno 1806, quando venne posata la prima pietra del nuovo tempio gorgonzolese, la Cappella musicale intervenne per solennizzare l’evento con “con molta e scelta musica”. L’espressione “scelta musica” si trova infatti ricorrentemente nella documentazione archivistica milanese della seconda metà del XVIII Secolo per indicare la presenza, durante le funzioni religiose, delle Cappelle Musicali. Come testimoniato dal musicofilo inglese Charles Burney (1726-1814) nel suo Viaggio musicale in Italia, la città di Milano era, nella seconda metà del Settecento, uno dei maggiori centri di produzione ed esecuzione di musica sacra nella penisola italiana. I pochi maestri di Cappella attivi in città (Giovanni Battista Sammartini, Melchiorre Chiesa, Gaetano Piazza, Carlo Monza, Francesco Pogliani, Giovanni Lorenzo Fascetti, Carl’Antonio Bonazzi) riuscivano ad allestire ogni anno una cinquantina fra cantate ed oratori sacri ed oltre un centinaio di funzioni con “musica”, cioè con l’intervento della Cappella Musicale, senza contare le esecuzioni quotidiane in Duomo.

 

Prima delle soppressioni giuseppiniche e napoleoniche a Milano erano officiate oltre 220 chiese fra parrocchiali, chiese conventuali ed oratori. Quasi la totalità dei luoghi di culto era dotata di un organo, e almeno in occasione della festa patronale l’organista titolare, assunto anche come maestro di Cappella, doveva provvedere alla preparazione ed esecuzione di parti di scelta musica, cioè composizioni che prevedessero non solo l’intervento dei musici (solisti vocali) ma anche della Sinfonia, l’ensemble strumentale. Fino alla fine del Settecento la città di Milano era caratterizzata, dal punto di vista liturgico, da un biritualismo: le chiese parrocchiali e le relative sussidiarie celebravano all’ambrosiana mentre le chiese conventuali, le cappelle gentilizie e molti degli oratori di confraternite laicali celebravano alla romana. Sin dai tempi del Concilio di Trento e, soprattutto, dall’episcopato milanese di S. Carlo Borromeo, si cercarono di attuare normative stringenti per la regolamentazione della musica sacra almeno per le funzioni di Rito Ambrosiano. Oltre al canto fermo sarebbe stata ammessa una polifonia verticale assai stringata - denominata di stile pieno o all’ambrosiana - sostenuta dal solo organo. Se nel corso del Seicento le chiese officiate all'ambrosiana cercarono di conservare questa peculiarità musicale e stilistica, a partire dagli inizi del Settecento da una parte lo sviluppo della scuola sinfonica milanese e dall'altra la presenza di maestri di Cappella assunti contemporaneamente da chiese di Rito Ambrosiano e Rito Romano creò una contaminazione tutta particolare per cui si assistette alla produzione di un particolare repertorio musicale sacro in cui le parti vocali di polifonia di stile pieno sono introdotte e sostenute da parti strumentali di stampo sinfonico (ove per "sinfonico" si intendo la pratica milanese settecentesca).

 

Ecco allora la creazione di composizioni passepartout spendibili tanto nelle chiese officiate all'ambrosiana quanto in quelle di Rito Romano: Gloria in polifonia con strumenti cui, in caso di celebrazioni ambrosiane, vengono giustapposti i tre Kyrie eleison oppure Credo in cui le particolarità testuali proprie del Rito Ambrosiano possono essere sostituite senza creare sconvolgimenti della metrica musicale. Il progressivo lassismo dei costumi e l'adeguamento allo stile galante fecero si che nell'ambrosianissima Basilica di S. Ambrogio il maestro di Cappella Giovanni Battista Sammartini (1700-1775) potesse avere a disposizione un'orchestra di 20 elementi per sostenere il canto dei musici e per eseguire Sinfonie nelle maggiori solennità.

 

Sono quasi un migliaio le partiture di composizioni sacre milanesi scritte fra il 1700 ed il 1830 che si sono conservate in Archivi e Biblioteche italiane ed estere, a queste bisogna aggiungere le innumerevoli partiture di Sinfonie, Overture, Concerti, Concertini, Sonate e Notturni che venivano comunemente impiegati - come testimoniano le fonti archivistiche - per coprire i "tempi morti" della liturgia. Parimenti veniva eseguito dai Cappellani corali o dai Chierici cantori (non dai musici delle Cappelle musicali) il canto fermo ambrosiano, canto liturgico proprio della Chiesa di Milano. Esso era principalmente appannaggio delle funzioni capitolari delle grandi prevosture cittadine e del forese, ma non possiamo escludere che esso convivesse nelle medesime celebrazioni con la polifonia e la musica strumentale.

 

Il progetto musicale "Con molta, e scelta musica" della Cappella Musicale di Gorgonzola vuole ricreare, in forma di concerto o in liturgia, la suggestione acustica di una Messa cantata così come si sarebbe potuta sentire a Milano intorno 1775, nel periodo di massimo splendore delle Cappelle musicali milanesi. Il programma del concerto è costruito seguendo l’ordine in cui antifone in canto fermo, brani di polifonia vocale con strumenti e sinfonie vengono impiegati nei vari momenti della Messa o del Vespro. In virtù del biritualismo vigente in città il programma può essere modellato anche per una funzione di Rito Romano. Le parti del Proprium vengono cantate in canto fermo ambrosiano attingendo da codici della metà del Settecento provenienti dalla chiesa milanese di S. Stefano Maggiore o dal Santuario di S. Maria dei Miracoli presso S. Celso. L'Ordinarium Missæ in polifonia con strumenti e le Sinfonie strumentali sono frutto di un lavoro di ricerca, trascrizione ed edizione di manoscritti inediti di autori milanesi settecenteschi conservati in biblioteche ed archivi italiani o esteri.

 

 

Esecuzioni in forma di concerto o in liturgia del progetto "Con molta, e scelta musica"

 

---> Messa di posa della prima pietra della Prepositurale di Gorgonzola (Rito Ambrosiano)

24/02/2018, Chiesa Prepositurale di Gorgonzola (MI) - Forma di Concerto

 

---> Messa della IV Domenica di Pasqua (Rito Ambrosiano)

21/04/2018, Chiesa Parrocchiale di Pozzuolo Martesana (MI)

 

---> Messa dell'Ascensione (Rito Ambrosiano)

10/05/2018, Chiesa della Consolazione di Milano

 

---> Messa della SS. Trinità (Rito Ambrosiano)

27/05/2018, Chiesa Parrocchiale di Trecella (MI) - Forma di Concerto

 

---> Messa della Madonna del Carmine (Rito Romano)

16/07/2018, Basilica del Corpus Domini di Milano - S. Messa cantata nella forma straordinaria del Rito Romano

 

---> Messa della Madonna Addolorata (Rito ambrosiano)

15/09/2018, Chiesa Parrocchiale di S. Giuliano di Cologno Monzese (MI) - Forma di Concerto

 

---> Il Vespro ambrosiano della Domenica (Rito ambrosiano)

12/10/2018, Cappella di S. Giuseppe di Gorgonzola (MI) - Forma di Concerto

 

---> Messa della festa del Battesimo del Signore (Rito ambrosiano)

12/01/2019, Chiesa Prepositurale di Gorgonzola

 

---> Messa di S. Antonio Maria Zaccaria (Rito romano)

5/07/2019, Chiesa di S. Luca di Cremona - S. Messa cantata

 

---> Messa della III Domenica dell'Avvento Ambrosiano

23/11/2019, Chiesa Prepositurale di Gorgonzola 

 

---> Messa della festa del Battesimo del Signore (Rito ambrosiano)

12/01/2020, Chiesa di S. Basilio - Milano